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LA MILANO DA BERE. E LA PALERMO DA MORIRE

Palermo come Beirut. Bombe, mitra, pistole, un arsenale da guerra per lo scontro tra clan mafiosi che insanguina la città dal 1979 al 1986, con un bilancio terribile: mille morti, 500 vittime per strada, altre 500 rapite e scomparse, lupara bianca. Una «mattanza», mentre il resto d'Italia vive l'allegra frenesia degli anni Ottanta. 

Incontriamo Antonio Calabrò (I mille morti di Palermo, Mondadori editore 2016) e Paolo Morando ('80, inizio della barbarie, Laterza) in dialogo con Alberto Faustini.
Un evento imperdibile per cogliere le complessità di una nazione in quegli anni: gli anni della 'Milano da bere' e della Palermo da morire. 

ANFITEATRO DEL GRAND HOTEL IMPERIAL - LEVICO TERME - Ingresso libero.

GLI AUTORI

ANTONIO CALABRO', giornalista e scrittore, è stato caporedattore de «L'Ora» negli anni della «guerra di mafia». Ha lavorato a «Il Mondo» e «la Repubblica», è stato direttore editoriale de «Il Sole 24 Ore» e direttore del settimanale «Lettera Finanziaria» e dell'agenzia Apcom. Attualmente è consigliere delegato della Fondazione Pirelli, vicepresidente di Assolombarda, responsabile Cultura di Confindustria e membro dei board di varie società e fondazioni. Insegna alla Bocconi e alla Cattolica di Milano. Ha scritto numerosi libri per Mondadori, Sellerio, Laterza e ed. Università Bocconi.

PAOLO MORANDO, giornalista, vive e lavora a Trento dove è vicecaporedattore del “Trentino”, quotidiano del Gruppo Espresso. Ha contribuito al volume collettaneo Uscire dalla Seconda Repubblica - Una scuola democratica per superare il trentennio di crisi della politica ( Carocci 2010). Già docente di giornalismo all’Università di Verona, ha scritto per il trimestrale del Mulino “Problemi dell’informazione” e per la rivista “Link - Idee per la televisione” di Rti-Mediaset”. Nel 2009, ha pubblicato Dancing Days. 1978-1979. I due anni che hanno cambiato l’Italia.

ALBERTO FAUSTINI, direttore quotidiani Alto Adige e Trentino

 

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