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IGIABA SCEGO presenta "La linea del colore" con Francesco Filippi

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Sabato 22 alle 17:30 appuntamento in sala consiliare a Levico Terme (via Marconi 6) con la scrittrice Igiaba Scego e il suo nuovo romanzo "La Linea del colore" (Bompiani, 2020).

IGIABA SCEGO dialogherà con Francesco Filippi, storico e formato (autore di "Mussolini ha fatto cose buone").

Con La linea del colore Igiaba Scego ci propone un romanzo storico di intensa attualità. Una pittrice americana libera, dalla pelle nera, vissuta a fine '800, e una scrittrice italiana di origini etiopi, esperta di colonialismo, che vive ai giorni nostri. Dice l'autrice: «non solo mi sono intrufolata nelle vene di queste mie sorelle del passato, ma ho cercato di vivere la Roma di oggi attraverso la loro Roma di libertà.»

Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un’ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un’ingrata, l’abolizionismo e la violenza, l’incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l’Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell’indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l’ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d’arte. Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.

Igiaba Scego è nata a Roma nel 1974. Collabora con Internazionale. Tra i suoi libri Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005), Oltre Babilonia (Donzelli 2008), La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014) e Adua (Giunti 2015), tutti tradotti in diverse lingue. La linea del colore è in corso di traduzione negli Stati Uniti.

Evento organizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Levico Terme
Grazie al prezioso sostegno dell'Associazione Albergatori di Levico Terme e del Ristorante Enoiteca BOIVIN