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MAURO BALBONI presenta IL PIANETA MANGIATO - La guerra dell'agricoltura contro la terra

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L’Associazione Forte Colle delle Benne, la Biblioteca Comunale e La Piccola Libreria di Levico Terme invitano Mercoledì 15 novembre, alle ore 20.30 – Sala Consiliare Via Marconi

MAURO BALBONI, in dialogo con la giornalista ambientalista Maddalena di Tolla Deflorian presenta “IL PIANETA MANGIATO”, ed. Dissensi, 2017; un libro denuncia dedicato al mondo dell’agroindustria e della produzione sempre più intensiva di cibo con proposte di cambiamento in una logica di sostenibilità ambientale.

IL LIBRO

Si chiamava agricoltura. Oggi è un'industria dai molti danni collaterali: ha inventato una pandemia, la globesità; si beve il 70% dell’acqua dolce del pianeta; ha sconvolto cicli geochimici planetari; è tra le cause del riscaldamento globale. Dobbiamo cambiarla. Ma non sappiamo come, combattuti tra l’ottimismo dominante della crescita continua (ribattezzata all’occorrenza “sostenibile”) e l’idealizzazione del cibo pre-industriale (che sfamava 1 miliardo di persone, ma forse non i 10 miliardi del 2050). Mentre incombe la sfida finale, all’incrocio più pericoloso della civilizzazione umana: produrre cibo su un pianeta caldo e ostile, con sempre meno terra fertile ed acqua per irrigare. Dove il grano per la pasta potrebbe arrivare dall’Artico, i pomodori dai tetti del vostro quartiere e le proteine sintetiche dai batteri di un laboratorio.

Il libro offre una secca analisi dell’attuale modello produttivo agricolo e racconta come il nostro modo di coltivare la terra sia in conflitto con la sopravvivenza del pianeta e dell’umanità. Come faremo a nutrire 10 miliardi di persone fra poche decine di anni alla luce dei cambiamenti climatici in atto? E quanto siamo consapevoli del ruolo importante dell’agricoltura stessa nel riscaldamento globale? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che si pone l’autore. Quale direzione occorre prendere per scampare al disastro? Tra miti pastorali e retoriche sull’agricoltura “naturale” di una volta, guardare al passato non è la scelta giusta, secondo Balboni. Il futuro dipinto dall’autore è fatto di start-up innovative, carne sintetizzata in laboratorio, campi coltivati multifunzionali e permacoltura. Una sfida che coinvolge tutti, dal contadino a chi governa.

“Il pianeta mangiato. La guerra dell’agricoltura contro la Terra” di Mauro Balboni. 
Anno: 2017. Pagine: 247. Edizione: Dissensi. Prezzo: 18 euro.

L’AUTORE

Mauro Balboni, classe 1958, è bolzanino di nascita. Si è laureato a Bologna in Scienze agrarie. Dal 1985 approda all’industria chimica, prima a Bolzano, quindi a Milano. Da allora ha vissuto e lavorato in molti luoghi: a Milano, a Bologna, a Vienna, in Europa orientale, fino alla Siberia e alle Repubbliche dell’Asia centrale, ad Oxford ed a Zurigo, dove vive attualmente. Ha ricoperto ruoli di prestigio internazionale (tra gli altri, rappresentazione dell’industria in un comitato delle Nazioni Unite. Nel 2016 decide senza rimpianti di uscire dal mondo dell’industria e di diventare autore a tempo pieno.

 

Hanno detto:
La diagnosi di Balboni è terrificante e riecheggia l’amara riflessione di Konrad Lorenz ne Il declino dell’uomo: «La nostra civiltà non è protetta da alcun meccanismo finalistico predeterminato e insito nel divenire dell’Universo. Dobbiamo guardare in faccia questa realtà e avere ben chiaro che la responsabilità di salvare la civiltà tocca all’uomo stesso». […] Balboni non ha – come nessuno, probabilmente – la ricetta della salvezza. Di una cosa, però, è certo: l’intera biosfera è talmente interconnessa alle attività umane, da non essere più il tempo delle soluzioni individuali. […] O ne usciamo tutti insieme, tutte e 10 i miliardi di persone, quante presto saremo, o non ne uscirà nessuno.

Felice Modica – Libero Quotidiano

La Terra è un pianeta. […] È il nostro mondo, il solo che abbiamo a disposizione per vivere, il solo che possediamo, anche se in realtà non si può trattare di vero e proprio possesso, visto che in effetti ce l’hanno dato in prestito i nostri posteri, mentre i nostri figli ce lo hanno affidato affinché quando sarà il loro momento possano beneficiare anche loro della sua bellezza. O di quel – poco, par purtroppo di vedere – che ne rimarrà, se continuiamo a violarlo […] Il volume di Balboni, che parla con assoluta ed evidente cognizione di causa, chiaro, denso, profondo, pieno di dati, fa riflettere, capire, lascia sgomenti, pone domande, propone soluzioni. Da non perdere. A meno di voler continuare a nascondersi dietro a un dito e non guardare in faccia la realtà.

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