venerdì 3 AGOSTO, 21h00 - Piazza della Chiesa - serata di solidarietà
Gianbattista Rigoni Stern presenta “La transumanza di pace” dalla Valsugana a Srebrenica
MARIO RIGONI STERN - 10 anni dopo - con Daniele Zovi
Gianbattista Rigoni Stern, figlio del “sergente Mario”, porta a Levico il progetto di solidarietà che dal 2009 lo vede impegnato per far rinascere i pascoli dell’altopiano di Suceska, a pochi chilometri da Srebrenica. Dopo le mucche della Val Rendena, anche le mucche “adottate” in Valsugana daranno il loro contributo per aiutare a ricostruire il futuro agricolo di una comunità bosniaca che patisce, ancora oggi, le conseguenze e i danni della devastazione della guerra. Gianni Rigoni Stern si è fatto ponte per trasferire la sua esperienza e sapienza legata ai ritmi della natura da un Altopiano italiano, quello di Asiago, verso un Altopiano bosniaco. Con un documentario e con il suo racconto di ri-generazione di valori, di scambi e relazioni positive legate alla terra, “tra compaesani che vivono differenti geografie”, ci racconterà la sua storia. "Giacché al mondo siamo tutti paesani" (MRS, Il Bosco degli Urogalli)
sabato 11 AGOSTO 21h00 - Piazza della Chiesa
Marcello Fois, Renzo, Lucia e Io (Add, 2018) - L’infinito non finire (Einaudi, 2018) con Fausta Slanzi "Perché noi sardi siamo speciali quando ci mettiamo una cosa in testa” (Marcello Fois, In Sardegna non c’è il mare, 2008). Dal cuore allagato della Sardegna, dalla sua roccia stuprata scaturisce la silloge Einaudi l'Infinito non finire, un accorato canto in otto strofe che seduce e sfida, affabula e sdegna. “Ho tradito - si lamenta Marcello Fois - tutte le volte che sono stato turista a casa mia e ho venduto la mia immagine alla memoria del luogo comune. Quanto chiudere gli occhi e sopportare, quanto accontentarsi di orizzonti limitati”. Narratore prolifico, con frequenti incursioni nella scrittura radiofonica, teatrale e televisiva, vincitore di numerosi premi letterari, lo scrittore barbaricino porterà a Levico anche un testo nato dalla passione per la letteratura, un’apologia dell’opera di Alessandro Manzoni “Renzo, Lucia e io: perché, per me, I Promessi Sposi è un romanzo meraviglioso”.
martedì 14 AGOSTO, 17h00 - Forte Colle delle Benne
Giuseppe Mendicino, Il coraggio di dire NO e Portfolio Alpino (Priuli&Verlucca, 2018)
MARIO RIGONI STERN - 10 anni dopo
Giuseppe Mendicino, biografo di Mario Rigoni Stern, ci propone un viaggio alla scoperta di uno dei più grandi scrittori del nostro Novecento: atipico e originale, non può essere inserito in alcuna corrente letteraria. Per lo stile nitido e per il forte codice di valori può essere accostato solo a Primo Levi e a Nuto Revelli. E’ stato lo scrittore dell’altipiano dei Sette Comuni e dopo il ritorno dalla guerra non se ne è mai voluto allontanare, ma i suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo, perché il suo saper scrivere e i valori etici che traspaiono dalle sue pagine, sono riconoscibili a tutte le latitudini. Era un grande scrittore ma anche un uomo di altissima coscienza morale, aveva la forza e la sensibilità di indignarsi fortemente quando vedeva prevalere l’ingiustizia tra gli uomini e la speculazione distruttrice dell’ambiente naturale. Detestava i retori e i demagoghi, i prepotenti e i disonesti. A 10 anni dalla sua scomparsa la sua eredità letteraria, civile e morale, che trascende tempi e luoghi, continua a coinvolgerci ancora oggi.
venerdì 17 AGOSTO, 21h00 - Piazza della Chiesa
Paola Barbato, Io so chi sei (Piemme, 2018), Matteo Bussola, La vita fino a te (Einaudi, 2018) accompagnati da Emanuela Canepa, Premio Calvino 2017
La golden couple dell’editoria italiana, Paola Barbato e Matteo Bussola, lei sceneggiatrice di Dylan Dog e regina del thriller, lui fumettista, scrittore e autore radiofonico, condividono il palco. La vita di Matteo Bussola e Paola Barbato si destreggia tra momenti di carta e inchiostro, aneddoti di vita quotidiana e la crescita di tre figlie. Matteo scrive cose vere così bene che sembrano inventate, mentre Paola scrive cose inventate così bene che sembrano vere. Paola Barbato, premio Scerbanenco, regala un nuovo thriller ad alta intensità che affronta la dipendenza da cellulare, la furia di un amore malato e ha come protagonista una inetta ostaggio di una intimità perversa tra vittima e carnefice. Bussola, abilissimo racconta storie, è stato il caso letterario del 2016 con“Notti in bianco e baci a colazione”, un libro ironico e struggente sulla magia di essere padre. Nel nuovo romanzo scrive di sentimenti senza scadere nei sentimentalismi, indaga la vita di coppia e le relazioni. L’autore parla di sé, ma anche di chi incontra sul treno o al bar. Tutto diventa spunto narrativo. “Io uomo, vi dico: il cuore non ha sesso”.
sabato 25 AGOSTO 21h00 - Piazza della Chiesa
Francesca Genti, La poesia è un unicorno, quando arriva spacca (Mondadori, 2018) con Gigi Zoppello
Una delle poetesse più amate e pop del nostro Paese, da 20 anni scrive poesie, crede nel miracolo delle parole ed è convinta che è possibile trovare poesie ovunque, soprattutto quando e dove non te l’aspetti: sui muri dei bagni della stazione, in bocca al venditore di olive taggiasche del mercato rionale, nel circolo della bocciofila. La poesia, come il piccolo ma invincibile unicorno, è dotata di poteri magici: spesso vittima di enormi fraintendimenti, ma una cosa è certa: quando se ne è toccati qualcosa in noi muta per sempre. Francesca Genti ci indica dove cercarla, come riconoscerla e i tanti modi per usarla: per protestare contro i potenti (poesia civile), per celebrare il proprio ombelico (lirica) o divertire un bambino (filastrocca), per mandare a monte un matrimonio sbagliato (invettiva) o cantare l’universo (laude).
sabato 1 SETTEMBRE, 21h00 - Piazza della Chiesa
Julian Zhara, Vera deve morire (Interlinea, 2018) con Laura Liberale
“Strappami la lingua madre poi / avvicina la tua bocca alla mia, / amplificami i lamenti» il poeta orale e performer Julian Zhara impasta la lingua della comunicazione quotidiana e della sua formazione (l'italiano) con quella dell'infanzia e dell'inconscio (l'albanese). Julian Zhara è nato infatti a Durazzo, in Albania e si è trasferito in 13 anni in Italia. Oggi vive a Venezia, dove si è laureato in Economia e Gestione delle Arti con una sorprendente tesi sulla storia della poesia italiana attraverso l’editoria. Con le sue poesie ha creato l’inedita formula della “cantillazione”, ibridazione tra poesia e musica.
sabato 8 SETTEMBRE, 21h00 - Piazza della Chiesa
Vladimir Luxuria, Perù aiutami tu (Piemme, 2018) con Alberto Faustini
Torna a Levico, e alla satira di costume, Vladimir Luxuria. Sola, zaino in spalla, gitana e vagabonda, per un mese parte lontano da tutti, alla scoperta di un Perù che non ti aspetti. Un viaggio intenso e appassionante in una terra magica, da Lima ad Arequipa, da Cuzco a Machu Picchu, tra colori, profumi, piatti tipici, paesaggi incantevoli e tradizioni secolari, per raccontare le contraddizioni di un Sud America moderno che subisce ancora la prepotenza di antichi e nuovi popoli invasori.