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Fulvio Ferrari presenta Cees Nooteboom, poeta

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Giovedì 28 febbraio, alle 18.00 nel salottino della piccola libreria con FULVIO FERRARI, traduttore letterario alle prese con CEES NOOTEBOOM, poeta.

Cees Nooteboom: “Ogni giorno m’illumino di immensa poesia”
Giovedì 28 alle 18.00 ospitiamo in libreria FULVIO FERRARI. Traduttore letterario, docente, germanista e scandinavista, Ferrari ha trasportato la parola poetica di CEES NOOTEBOOM dall'olandese all'italiano. Ci condurrà attraverso le liriche di Nooteboom raccolte nelle sillogi "L'OCCHIO DEL MONACO" (Einaudi 2019) e "LUCE OVUNQUE" (Einaudi 2016) di cui ha curato la traduzione.

L'OCCHIO DEL MONACO
Trentatré poesie, tutte con lo stesso schema metrico, scritte e ambientate in una piccola isola del Mare del Nord battuta da un forte vento e illuminata da un faro isolato. Ognuna è la descrizione di un sogno. Un’isola reale ma anche archetipica: scenario ideale per il flusso di materiali onirici.

LUCE OVUNQUE è un’antologia che dà conto, a ritroso nel tempo, di circa cinquant’anni di attività poetica di Nooteboom, dall’ultimo volume del 2012 fino al primo del 1964. Un’ampia rassegna che permette finalmente anche al pubblico italiano di conoscere una delle voci più importanti della poesia contemporanea internazionale.

Cees Nooteboom è uno dei maggiori scrittori al mondo. Ha scritto romanzi, saggi, reportage di viaggio. Ma lui si considera ed è soprattutto, prima di tutto, un poeta.
Tradotto in più di trenta paesi e insignito di numerosi premi letterari, paragonato dalla critica a Borges, Calvino e Nabokov, è nato all’Aia nel 1933 ed eterno viaggiatore, si è rivelato a soli ventidue anni con Philip e gli altri e ha raggiunto il successo internazionale con romanzi come Rituali e Il canto dell’essere e dell’apparire. Tra le ultime sue opere pubblicate da Iperborea, Tumbas e Cerchi infiniti, Viaggi in Giappone. Per Einaudi ha pubblicato Luce ovunque (2016) e L'occhio del monaco (2019).

Fulvio Ferrari è nato a Milano nel 1955, ha studiato presso le università di Torino, Milano e Stoccolma. Dal 1981 svolge l’attività di traduttore letterario, traducendo prima dal tedesco, poi dallo svedese, dal norvegese e dal nederlandese. Sempre nell’ambito della traduzione ha curato le versioni italiane di alcuni testi medievali di area nordica (Saga di Oddr l’arciere, Saga di Egill il monco) e nederlandese (Storia di re Carlo e di Elegast, La meravigliosa e veritiera storia di Mariken di Nimega). Docente di filologia germanica e già direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.
Tra gli autori da lui tradotti: Hölderlin, Klaus Mann, Sven Delblanc, August Strindberg, Göran Tunström, Stig Dagerman, Fredrik Sjöberg, Knut Hamsun, Cees Nooteboom, Adriaan van Dis.
Con la traduzione dallo svedese del romanzo L'arte di collezionare mosche (Fredrik Söjberg, Iperborea), nel 2016 ha vinto il prestigioso Premio Gregor Von Rezzori


Il poeta è come un druido, ascolta il respiro del mondo.
Non importa che la poesia sia triste o comica, oscura o luminosa: deve semplicemente esistere perché dà voce al mistero della vita
Dal Diario di scrittura | Tuttolibri
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