Back to All Events

Helena Janeczek a Levico Terme

la-ragazza-con-la-leica-helena-jan-982x540.jpg

Per la prima volta in Trentino, venerdì 22 febbraio Helena Janeczek sarà a Levico Terme.

In mattinata l’autrice incontrerà anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo Levico Terme, con cui parlerà della tutela dei rifugiati, a cui è dedicata un’antologia di racconti dal titolo Anche Superman era un rifugiato –edito da Piemme e UNHCR, a cura di Igiaba Scego – per cui Janeczek ha scritto un racconto dedicato al tema dell’identità. Entrambi gli incontri sono coordinati dalla Piccola Libreria di Levico e moderati da Claudia Boscolo, saggista e insegnante.

Il pomeriggio alle 18.00 Helena Janeczek sarà ospite delle serre del Parco delle Terme, per la prima volta aperte al pubblico dopo il terribile ventomoto che ha duramente colpito il parco secolare di Levico Terme. Dialogherà con lei Claudia Boscolo, saggista.

Riportare parole, voci, poesie al Parco secolare delle Terme significa farlo vivere. Il Parco è sempre stato motore di iniziate culturali: musica, teatro, laboratori di educazione ambientale, poesie, incontri letterari. L’uragano ha abbattuto 180 alberi, alcuni di 120 anni, risalenti al primo impianto: l’evento catastrofico che è spazzato via tutto ha ricevuto una straordinaria risposta di solidarietà dalla comunità e dagli amici. Ora è tempo di riportare arte e bellezza.
Helena Janeczek è autrice di punta nel panorama letterario italiano contemporaneo. Esordisce nel 1997 con Lezioni di tenebra (ripubblicato da Guanda nel 2011), e sale all’attenzione della critica e del pubblico con Le rondini di Montecassino (Guanda 2010), romanzo in cui narra le quattro battaglie di Montecassino che ebbero luogo fra il gennaio e il maggio del 1944, raccontate dai punti di vista dei soldati che presero parte a questo evento storico e che arrivarono in Italia da diverse parti del mondo. Opera dall’architettura complessa, le cui diramazioni si tengono grazie a una mirabile struttura interna. Vincitrice del 72° Premio Strega nel 2018 con il romanzo "La ragazza con la Leica" (Guanda), Helena Janeczek indaga la biografia della prima fotografa caduta su un campo di battaglia, la tedesca Gerda Taro. La guerra è ancora al centro dell’indagine della scrittrice, che questa volta sposta lo sguardo sulla Guerra Civile spagnola, restituendo vita alle istantanee degli anni Trenta di un gruppo di ragazzi liberi e curiosi. L’interesse per la Storia, la memoria, il trauma generazionale porta Helena Janeczek a costruire un grande affresco in cui tutto sembra ancora possibile mentre la mostruosità del nazi-fascismo sta prendendo forma.

Senza dubbio una delle massime scrittrici italiane, Janeczek sa raccontare il nostro tempo attraverso una moltitudine di sguardi, da cui emerge il quadro di un’Europa ancora profondamente scossa dall’esperienza del secondo conflitto mondiale.

Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. È autrice dei romanzi Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa, Lezioni di tenebra (Guanda, 2011) e La ragazza con la Leica (Guanda, 2017), che nel 2018 ha vinto il Premio Strega e il Premio Bagutta.